venerdì 19 dicembre 2014

Riflessioni su Dio e l'Universo


Tempo fa, quando ancora iniziai a scrivere questo blog, feci alcune riflessioni su Dio.
Molto è cambiato da allora, anche se il mio pensiero di base resta lo stesso.
A quel tempo ancora ero cristiano e legato quindi a certi modi di pensare e di vedere le cose che mi sono stati inculcati fin dall'infanzia. Invece ho capito ormai da tempo che tentare di spiegare o di comprendere l'Universo servendosi solo di un'unica religione è limitativo. Perché limitarsi agli insegnamenti di una religione quando si possono avere tutte le religioni e gli insegnamenti del mondo? Cercare di comprendere la realtà basandosi solo ed esclusivamente su un'unica credenza od un'unica religione è un po' come indossare lo stesso paia di occhiali per tutta la vita, o un po' come il vedere tutto sfocato o in bianco e nero.

La cosa che non cessa di stupirmi poi, è il fatto che se noi andiamo anche solo a vederci e a cercare di capire le credenze dei vari popoli del globo, ritroviamo sempre gli stessi elementi che si ripetono, sempre le stesse credenze. Ma queste somiglianze non sono visibili ai più, perché sono nascoste da quella che io chiamo "contaminazione antropocentrica", ovvero dalle modifiche che sono state apportate in seguito ai vari scritti o alle varie tradizioni tramandate oralmente. Avremo modo comunque di affrontare meglio anche questo argomento, parlando ad esempio dei culti cargo.
Alcuni credo invece differiscono leggermente nella sostanza, altri sono complementari fra loro... ma la cosa sconcertante è che tutti questi elementi presenti nelle religioni del globo portano ad un'unica conclusione: l'esistenza di una qualche sorta di entità creatrice o immanente che sia.
Persino nelle religioni politeiste è presente un "padre di tutti gli dei", un dio supremo, superiore a tutte le altre divinità minori.
In alcune religioni questa entità non è meritevole di essere venerata, in quanto non si "immischia" con le faccende dei mortali. In queste religioni quindi si preferisce venerare le divinità minori, considerate "più vicine a noi". Se ci pensate bene questo atteggiamento c'è ancora all'interno della religione cristiana, pensiamo al culto dei santi/morti.
Nelle prime religioni monoteiste invece vi era un'unica entità che non veniva considerata ne buona ne malvagia, semplicemente essa esisteva ed è proprio grazie alla sua presenza che l'universo, per come lo si conosceva a quel tempo, poteva sussistere.
Non è forse questo un motivo sufficientemente valido per ringraziare? l'esistenza della realtà stessa?

In tutto questo oceano di credenze, idee e presunte rivelazioni, ho scelto di dare anche io il mio contributo.
In questo post e negli eventuali post successivi voglio esporre il concetto che io ho di Dio e dell' Universo in un modo il più possibile univoco, cercando di spiegare la cosa anche attraverso metafore, schizzi ed esempi.

venerdì 5 dicembre 2014

Natale: la festa del consumismo capitalista



Come ogni anno si avvicina il Natale. Ma questa festa ha davvero un significato? O è solo una delle tante festività fittizie decise da non si sa chi e con uno scopo ben diverso da quello che si crede di solito?
La realtà è che il Natale per come lo intendiamo noi è da sempre una festa incentrata sul consumo.
Una festa in cui si è obbligati a fare regali per dimostrare il proprio affetto alle persone care e meno care, regali che il più delle volte sono totalmente inutili e che si finisce col non usare o col gettare via dopo qualche tempo.
Una festa che spinge le persone a fare le file davanti ai negozi settimane prima a caccia dell'ultimo sconto o dell'ultima offerta. Per non parlare dello stress che tutto ciò comporta.
Bambini che si lagnano se non hanno ricevuto in dono quello che volevano.
Pranzi e cenoni da leccarsi i baffi e da farsi esplodere i bottoni dei pantaloni, anche a costo della salute. Pranzi di cui la maggior parte del cibo verrà gettato.
Tizi di varie associazioni "benefiche" che vengono a suonarti alla porta ricordandoti che è Natale, come se tu non avessi un calendario appeso in casa per rendertene conto da solo. (è Natale, sei obbligato a sganciare i soldi, DEVI essere più buono).
Qualcuno direbbe "Si è perso lo spirito del Natale"... ma qual'è il vero spirito del Natale? Esiste uno spirito del Natale?
Se guardiamo al mondo del cinema e della letteratura, l'essere umano ce l'ha messa davvero tutta per creare un'intera mitologia attorno al Natale.
L'uomo con la barba bianca che fa i regali ai bambini buoni, gli elfi, i folletti, anziani borbottoni che odiano il mondo e l'umanità e poi diventano buoni e vanno in giro a fare regali e ad abbracciare tutti (come se ciò deve proprio accadere il giorno di Natale e non in un giorno qualsiasi dell'anno). Il Natale è diventato il simbolo della bontà bigotta, il giorno in cui tutto è possibile e tutti possono diventare incredibilmente buoni dall'oggi al domani.
Il Natale ha un significato religioso? Ha un significato cristiano magari? E quale sarebbe? Gesù non è nato il 25 Dicembre a differenza di quello che certe persone vogliono far credere.
La festività religiosa più vicina è il 21 Dicembre, il solstizio d'inverno. Una festività di certo molto importante per i popoli "pagani" dell'antichità, ma che non c'entra nulla con il Natale che si festeggia oggi (quello del consumo).