Nel post precedente abbiamo parlato di come possiamo affrontare e vincere il perenne conflitto all'interno della nostra mente al fine di risvegliare la nostra coscienza e far emergere il vero io.
In questo post parleremo meglio di questo stato, che io ho scelto di chiamare in tale modo.
Che cos'è davvero l'Illuminazione, ovvero quando la nostra coscienza è risvegliata? Che caratteristiche ha il vero io? Come riconoscerne i sintomi? E in cosa si differenzia dall'io profondo? (che abbiamo già visto in altri post)
Esistono molti modi infatti per descriverlo, ne abbiamo un esempio in tutte le principali religioni del mondo.
Nelle dottrine orientali ad esempio viene chiamato Illuminazione, nella religione cristiana invece tale stato viene attribuito all'influenza dello Spirito Santo. Inconsapevolmente entrambi hanno cercato di dare una spiegazione ad un tale stato interiore, che tutti bene o male abbiamo avvertito nella nostra vita.
L'unica differenza sta nella cultura e nel modo di vedere di tali persone. Le dottrine orientali, più incentrate sul Sé e sull'interiore, attribuiscono tale stato ad una condizione dell'individuo, ricercabile ed ottenibile attraverso la disciplina e il dominio di sé non che attraverso la volontà. Nel cristianesimo invece, più incentrato sugli altri e sull'intervento divino, lo Spirito Santo diviene un entità a tutti gli effetti direttamente collegata a Dio. Quindi è uno stato che è influenzato da Dio, che da e può togliere... e ciò non è quindi controllabile dalla volontà umana.
Persino gli antichi filosofi greci hanno tentato di definire a modo loro questo stato, loro lo chiamavano coscienza, dal significato di "sapere insieme", come abbiamo visto nel primo post di questa serie.
Abbiamo anche dei casi fra alcune culture native americane, per loro l'equivalente dell'illuminazione è lo "sconfiggere la propria ombra"
Dato che a me piace fare le cose a modo mio, ho scelto di dargli pure io un nome. Io lo chiamo "risvegliare il vero io"