venerdì 3 aprile 2015

Umanità: valore aggiunto dell'essere umano?


Cosa si intende esattamente per umanità? Ne sentiamo tanto parlare, la sentiamo tanto esaltare... ma alla fine?
Esistono molti significati dietro alla parola "umanità", ma l'umanità di cui voglio parlare in questo post non è tanto l'insieme degli individui umani, ma bensì quel termine che tenta di descrivere le qualità dell'essere umano, quasi come fossero un valore aggiunto rispetto al resto del regno animale.

Quindi l'umanità è ciò che distingue davvero l'uomo dalle "bestie", come si sente tanto dire? E perché lo si continua tanto a ripetere? Sono secoli ormai che l'uomo ha posto se stesso al vertice della creazione, si sono dette tante parole, si è tanto esaltato l'intelletto e la ragione umana... ma dove sono le prove di tali affermazioni?

Si, va bene... l'uomo avrà fatto anche grandi cose. La sua mente e la sua creatività hanno generato tanta bellezza attraverso l'arte e la musica per esempio. Ma la stessa creatività è stata usata anche per partorire pensieri folli e progetti che hanno causato sofferenze atroci.
Che dire poi dei sentimenti? Che dire della compassione? Essa è davvero un valore aggiunto dell'essere umano? Una caratteristica che solo l'uomo possiede?
Sono davvero i sentimenti ciò che distingue l'uomo dagli altri animali?
Ormai è da anni che questo modo di pensare è stato sfatato, persino dalla scienza. E allora? Perché si continua ad attribuire importanza alla parola "umanità"? Perché si continua a voler attribuire un valore aggiunto all'essere umano in se stesso?

Non è forse l'uomo come tutti gli altri animali? Cosa rende l'uomo "umano"?
E' forse la civiltà, sono forse le regole, le leggi, le etichette, le convenzioni morali?
Chi stabilisce cosa è "umano" e cosa è "disumano"?
Esiste forse una lista stillata di cosa è umano e cosa non è umano?


Il fatto che esista pure un termine per definire cosa "non è umano fare" la dice lunga sul narcisismo antropocentrico dell'uomo.
La verità è che non vi è alcun valore aggiunto nell'essere umano, non vi è davvero "quel qualcosa in più" che lo differenzi qualitativamente dagli altri animali.
Umanità è solo una parola vuota usata per riempirsi la bocca di buoni propositi, ma nulla di più. Una bella parola da usare in tutti quei lunghi discorsi buonisti che incitino a "pensare all'uomo", quasi come se la realtà umana fosse l'unica esistente.
Se l'essere umano fosse davvero dotato di uno status speciale, allora la sua condizione dovrebbe essere totalmente diversa da quella degli altri animali. Eppure non vi è neanche un momento della nostra vita che non sia influenzato dagli stessi meccanismi che influenzano la vita degli animali. Tutti nasciamo, giochiamo, cresciamo, mangiamo, facciamo i nostri bisogni, soffriamo, gioiamo, facciamo le nostre esperienze, ci riproduciamo e poi moriamo. Non vi è essere vivente che si sottrae a questa regola. Non esistono eccezioni.
Anche noi siamo preda dei nostri più peggiori istinti.

Ho visto persone compiere atrocità tali da rendere l'uomo peggio degli altri animali... dove sono quindi queste qualità così tanto esaltate?
Al di là delle illusioni e delle proprie convinzioni personali, le tante belle qualità che vanta l'essere umano non sono altro che semplici differenziazioni fisiche e culturali.
Vantarsi del fatto di riuscire a comporre una sinfonia musicale, o di dipingere un quadro è un po' come se un ghepardo si vantasse di correre più veloce di un'automobile e considerasse quindi se stesso "migliore" solo per questo fatto. Oppure come se un uccello si vantasse del fatto di poter volare e considerasse se stesso migliore di tutti gli altri animali.
Tutto ciò che l'essere umano è capace di fare non deriva d'altro se non dalle sue effettive capacità fisiche e mentali. L'evoluzione ha voluto per qualche motivo che l'essere umano possedesse due mani ed un cervello molto sviluppato, con tutte le conseguenze del caso. Così come del resto ha voluto che un uccello fosse progettato per volare o un ghepardo per correre veloce.
E allora? Perché continuiamo a definirci "speciali" e migliori?
Sicuramente la risposta è da ritrovare all'interno della psicologia dell'essere umano stesso.
Ma questo non significa che sia giusto pensarla in questo modo, anche se tale pensiero fosse giustificato dalla psicologia. L'antropocentrismo non è mai la soluzione.
Certamente l'essere umano è un essere vivente unico nel suo genere. Le differenze esistono, ma solo a livello fisico e mentale. La differenza è nella forma quindi, ma non nella sostanza!
Nessun valore aggiunto all'essere umano in sé.

Ma tuttavia l'essere umano potrebbe diventare un valore aggiunto del sistema Terra. Un valore aggiunto per il Tutto.
Ma questo non potrà mai accadere finché l'essere umano considererà se stesso come l'unica entità degna di nota all'interno del sistema vita.
Questo non potrà mai accadere finché l'essere umano non scenderà dal piedistallo e non sceglierà di adoperare le sue capacità per porle al servizio del Tutto.
L'essere umano può definirsi tale solo se disposto a fare la sua parte, solo se disposto a partecipare al progetto del Tutto.

Se queste condizioni non si verificano, l'uomo è destinato all'aberrazione.


4 commenti:

  1. Completamente d'accordo con quanto affermato nell'articolo.
    .----
    Si deve valutare l'essere umano in modo globale, mettendo su un piatto della bilancia il bene che fa e sull'altro il male che fa, al Tutto.
    Purtroppo pesa di più il male.
    .----
    Vorrei aggiungere che le società di esseri umani si possono dividere in due tipi : immerse nella Natura o estraniate dalla Natura.
    E' questo secondo tipo che non ha più diritto di esistere, in quanto ci ha già portato nella “sesta estinzione di massa”.
    .----
    Se non rispettiamo la Natura, siamo fottuti ( e con noi gran parte degli esseri viventi sul pianeta Terra).
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    Mi pare che il Tutto coincida con la Natura.
    Noi operiamo trasformando la vitalità del Tutto in materia poco vitale, il suolo fertile in suolo sterile, il mare pullulante di vita in acqua con poca vita, le foreste in deserto, l'acqua pura in acqua inquinata, l'aria pulita in aria inquinata, il petrolio in plastica, i minerali in macchinari.
    Questa è la nostra umanità : è distruzione della Vita, abbruttimento del Tutto.
    .----
    Anni fa, quando mi dicevano che le bestie sono migliori di noi, non ci credevo, pensavo fosse solo un modo di dire, e sorridevo con sufficienza.
    Ora invece sono giunto al punto che ci credo, che le bestie sono migliori di noi.

    Gianni Tiziano

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  2. Umano....potrei definire te così per ciò che scrivi, semplicemente perché condivido i tuoi pensieri..
    Credo che più che umano dovremmo parlare di rispetto verso il ''tutto'', ma purtroppo siamo umani pensanti in modo differente e quindi anche un termine simile potrebbe avere senso diverso e non condivisibile.Se il ''rispetto ''avesse lo stesso valore e senso per ognuno di noi, abbracceremmo con più riconoscenza il ''tutto'' e quindi la natura ......

    Ada

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    Risposte
    1. Grazie Ada per il tuo intervento e per la tua riflessione. Sono d'accordo con te.

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