giovedì 29 giugno 2017

In ognuno di noi esiste il bene ed il male?





Secondo una logica "non dualistica", il bene ed il male di per sé non esistono come realtà a sé stanti e autonome.
Se vogliamo credere in questo, ne è logica deduzione che in noi non vi è alcun bene, né alcun male.
Noi siamo solo contenitori grezzi, diamanti non ancora plasmati, calici in cui viene riversato di tutto e di più.

Nel Vangelo sta scritto: "I buoni producono bene da quanto hanno accumulato, i cattivi producono il male dalla degenerazione che hanno accumulato nei loro cuori"

Quindi il male od il bene non sono proprietà nostre, ma sono solo il frutto delle nostre azioni e la conseguenza delle azioni di qualcun altro.
Noi subiamo il male, l'ingiustizia, e questo male ci rimane addosso che noi lo vogliamo oppure no.
Ma cosa c'entra tutto questo con il concetto di "non dualità"?
Ebbene il male, per come lo si intende di solito, non esiste da sé.
Sant'Agostino diceva che il male non è altro che assenza di Dio, e quindi assenza d'Amore.
Io mi sento piuttosto in linea con il suo pensiero.

Il "bene" ed il "male" che albergano in noi non sono altro che il frutto dell'educazione che abbiamo ricevuto, dell'ambiente in cui abbiamo vissuto e del nostro modo di percepire e vivere l'esistenza, della quantità e qualità dell'amore che abbiamo ricevuto dalle persone che ci sono state vicine.
Esiste anche una teoria che ipotizza un male di orginine "genetica", il cosiddetto "gene del male". E' una possibilità che non escludo a priori ma che ad ogni modo è talmente rara che si verifichi che può essere tranquillamente tralasciata al fine del discorso.


Ma perché quindi esiste l'ingiustizia? Chi è stato il primo uomo a commettere il male?
Ebbene è un po' come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina.
Se il male origina il male, allora da chi ha ricevuto il male il primo uomo?
E' qui che entra in campo il cosiddetto "libero arbitrio".
Ogni essere vivente ha il potere di compiere il "male", ovvero il potere e la capacità di allontanarsi da Dio, dall'amore universale, quell'energia vitale e misteriosa che pervade la materia e la sovrasta.
Quindi nel momento stesso in cui noi scegliamo di servire il nostro "Ego", andando contro all'"Olos", stiamo commettendo il "male", l'"errore".
Siamo tutti naturalmente portati a seguire il nostro Ego per fini legati alla sopravvivenza, ma allo stesso modo dentro di noi c'è anche una naturale e spontanea vocazione a servire L'Olos.
L'Olos è molto bravo, perché si serve in minima parte anche dell'Ego per mantenere e sviluppare sé stesso. Essendo l'Ego naturalmente presente di per sé esso non è né malevolo né benigno. E' semplicemente funzionale allo scopo dell'Olos.
Ma esso diviene malevolo nel momento in cui l'Ego inizia a rinnegare l'Olos, piegando e distorcendo la realtà per proprio capriccio o per superbia.
Ecco che così abbiamo il "male", che di per sé non è altro che negazione e distruzione di tutto ciò che l'Olos comporta (pace, armonia, equilibrio, prosperità).
L'Olos dà e l'Olos toglie, esiste un patto preciso fra l'Olos e gli esseri viventi. Io do voi e a chi verrà dopo di voi pace, armonia, equilibrio, prosperità ed in cambio voi mi offrirete la vostra vita, la vostra sofferenza, la vostra gioia, la vostra energia.
Chiunque con le proprie scelte rinnega questo patto è destinato inevitabilmente a cadere nell'Errore e alla conseguente autodistruzione.
Non è possibile infatti vivere senza l'Olos, che è il principio stesso sul quale la vita si basa. Rinnegare questo patto significa distruggere sé stessi e disturbare il lavoro dell'Olos (e quindi ciò comporta la perdita di pace, armonia, equilibrio, prosperità).


2 commenti:

  1. Non ho ben capito questo articolo.
    .----
    Dopo tante ricerche (che purtroppo non sono ancora giunte al termine, ma credo che manchi poco), sono addivenuto ad una costruzione teorica mia personale che sta in piedi e che da alcuni anni nessun altro costrutto mentale o affermazione, riesce ad abbattere.
    .----
    Questo mio sistema di pensiero si armonizza con il pensiero dei popoli non-civilizzati, di Derrick Jensen, di Guy McPherson, di Jean-Jacques Rousseau.
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    E' un pensiero di tipo pratico. Osserva la natura.
    In questo pensiero, almeno da parte mia, esiste il bene e il male.
    E' male tagliare le foreste a raso, è male sversare prodotti chimici nell'ambiente, è male spedire oggetti nello spazio, è male la tecnologia moderna, sono male gli stati, la politica, l'economia, la finanza, è male produrre plastica.
    E' bene la sussistenza, è bene il senso di appartenenza al Tutto, è bene il rispetto.
    .----
    Dentro la mia mente, ho demolito la ricerca filosofica.
    Per me, la filosofia è male.
    Di tutti i filosofi che sono passati e che sono ancora adesso, i soli che in parte accetto, sono Jean-Jacques Rousseau e forse Tommaso Campanella.

    Gianni Tiziano

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    Risposte
    1. Caro Tiziano,
      Le costruzioni teoriche non sempre corrispondono a verità e né possono avere la pretesa di farlo. Che siano mie o tue poco importa.
      La verità non appartiene mai ad una singola parte. Vi può essere più o meno verità, ma non si può possedere nella sua interezza. La verità sta nel mezzo, nel giusto equilibrio che non sempre è facile mantenere.

      Questo articolo è nato ed è stato inspirato da una discussione che ho avuto modo di leggere in altra sede. Si chiedeva se in ognuno di noi esiste un lato "malvagio" ed uno "buono". Ciò che ho voluto trasmettere con questo post è che il bene ed il male, intese come entità a sé stanti, non esistono e che quindi non vi può essere "bene" e "male", dentro di noi, inteso nel senso di considerare la nostra persona buona o malvagia. Queste sono semplici categorizzazioni umane. Noi riversiamo semplicemente ciò che abbiamo accumulato dentro. La mancanza d'Amore è ciò che genera il male, detto molto semplicemente. Le azioni che non sono guidate da questo Amore sono tutte destinate a finire nell'oblio. Il non amore vissuto per molto tempo non fa altro che spingerci verso l'autodistruzione e verso la distruzione di ciò che ci circonda. Non esistono persone buone o persone malvagie... esistono solo scelte che portano a delle conseguenze: per noi, per gli altri, per l'ambiente che ci ospita.

      Spero di esser stato più chiaro, ora.

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