"Io sogno un mondo in cui gli uomini e gli altri esseri viventi vivano fianco a fianco in perfetta armonia, un mondo in cui gli uomini siano parte di un qualcosa di più grande e non siano i padroni assoluti dell'universo. Un utopia forse, ma io la ritengo una cosa fattibile ed è per questo che mi batterò fino alla fine."
Ebbene oggi come saprete si celebra la Giornata della Terra.
Vi stupirete forse se vi dico che io considero questa giornata alla stregua di tutte le altre feste e giornate particolari.
Per carità, le intenzioni sono le più buone e giuste, però non so voi ma a me la cosa risuona un po' come ipocrita.
A mio modesto parere tutti i giorni andrebbero vissuti come una perenne "Giornata della Terra" e non solo in un giorno prestabilito dell'anno in cui si fa finta di interessarsi alla Terra spegnendo tutte le luci dei monumenti.
Ma va beh, non è di questo che oggi voglio parlarvi...
Mi premeva approfittare di questa giornata per ricordare al mondo l'importanza di un cambiamento di prospettiva e di priorità attraverso i valori dell' Ecologia profonda (Ecocentrismo) e il Naturalismo.
Ma cosa significa ecologia profonda? In questo post esporremo il concetto di Ecocentrismo e andremo insieme a capire perché valorizzarlo sia importante.
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Come spiegare l'Ecocentrismo? Potremmo semplicemente dire che è in completa opposizione all'Antropocentrismo.
Mentre nell'Antropocentrismo ad esser messo al centro di tutto è l'uomo, con i suoi bisogni e capricci, nell' Ecocentrismo a stare al centro di tutto è l'ecosistema, nella totalità del suo significato, di cui l'uomo fa parte al pari degli altri esseri viventi.
In parole povere, è l'uomo ad appartenere alla Terra e non il contrario.
L'Ecologia profonda si chiama appunto "profonda" per distinguerla dall'Ecologia superficiale (che va molto di moda al giorno d'oggi).
Nell'Ecologia superficiale, infatti, la Terra va difesa perché noi dipendiamo materialmente da lei.
Potremmo associare all'Ecologia superficiale il pensiero per cui bisogna conservare la Natura affinché anche le generazioni future (di uomini, si intende) possano goderne.
La Natura insomma, viene paragonata ad un bel quadro da osservare nella sua perfezione e meraviglia, oppure ad una bella torta. Se la mangi tutta subito, dopo non ti resta più niente. (Basta pensare al business della "Green Economy")
In realtà tutto ciò capite anche voi che è in stretta relazione con l'Antropocentrismo.
L'Ecologia profonda invece dice tutt'altro. Gli ecosistemi naturali vanno conservati affinché tutte le creature viventi ne traggano vantaggio e non soltanto l'uomo. "Profonda" anche perché si pone domande di tipo esistenziale e fondamentali per comprendere il ruolo dell'uomo all'interno dell'ecosfera.
Un essere umano che accetta di vivere in un modello di vita Ecocentrico, non tratta la Natura come fosse una torta, da tenere da parte perché poi non ce ne è più.
Non vive la sua vita in funzione di se stesso o di altri esseri umani, egli infatti comprende che a questo mondo non esistono solo gli esseri umani ed egli porrà quindi i suoi bisogni e necessità al pari di quelle di tutti gli altri esseri viventi.
Ecologia profonda significa saper condividere la propria vita con altri esseri viventi, accettare di convivere con altre realtà diverse dalla nostra e di farsi piccoli per rendere questa convivenza il più pacifica e costruttiva possibile.
E' una strada piena di difficoltà, non è una via semplice (se fosse semplice lo farebbero tutti!) ma sono sicuro che sia l'unica strada che porti ad una felicità vera e duratura.
Sono convinto che se tutti iniziassero a cambiare mentalità e ad uscire dai canoni dell'Antropocentrismo, questo diventerebbe sicuramente un mondo migliore.
In conclusione...che differenza c'è quindi fra Ecologia profonda e superficiale? La differenza è per lo più di tipo filosofico e motivazionale. Entrambe comunque operano per raggiungere gli stessi obbiettivi, anche se per ragioni diverse. Quindi ben vengano gli Ecologisti, sia profondi che superficiali.
Nonostante ciò, Io sono tutt'ora convinto che la strada dell'Ecologia profonda sia l'unica vera via per chi ama davvero e con tutto se stesso la Natura.
Alla prossima, Vi auguro un buon cammino a tutti voi.
Sono d'accordo con quanto dici. Aggiungerei che l'ecologia profonda si differenzia secondo me dalle altre forme di ecologia perchè critica l'antropocentrismo in maniera radicale, filosofica, spirituale, e non solo pratica: la visione dell'ecologia profonda è affine a quella delle culture antiche e di quelle animiste: l'Universo, la Natura, sono qualcosa di profondamente misterioso, popolato da Forze (o per alcune culture Dei) molto più grandi dell'essere umano: l'essere umano è solo una piccola parte di questo universo, e non solo "non deve" cercare di controllarlo e piegarlo alla sua volontà, ma in realtà "non può" farlo: è impossibile, è un'illusione che rischia di portarci all'autodistruzione. La Natura è molto più potente di noi, molto più saggia, non oggettivabile, non spiegabile, non addomesticabile, non riducibile a modelli razionalisti. L'ecologia profonda cerca un rapporto con la Natura fatto non solo di rispetto e non invasione, ma di tentativi profondi di entrare in dialogo, in risonanza con la Natura, i suoi elementi ed esseri selvatici, le sue Forze, i suoi Misteri. Per esempio la teoria moderna di Lovelock che vede la Terra come un organismo vivente, Gaia, può essere visto come un esempio moderno di ecologia profonda.
RispondiEliminaUn altro esempio:
RispondiEliminahttp://selvatici.wordpress.com/rete-bioregionale-italiana/lincontro-con-il-khidr/comment-page-1/#comment-2877
Grazie per il link, molto interessante.
EliminaConcordo con quanto hai scritto nel post, ed anche con le parole di "diogene senza l'anima?".
RispondiEliminaCiao.
Tiziano Gianni