Tutt'oggi milioni di animali vengono torturati e uccisi nel corso dei test di laboratorio o nel corso delle sperimentazioni più varie.
In passato ho già avuto modo di parlare del lato oscuro che si cela dietro la scienza, ma qui vorrei riflettere assieme a voi e porvi una domanda: come si può nel 2013 continuare a difendere tutto questo?
Chi difende la SA (sperim. animale) inoltre ha molte armi dalla sua parte, una delle più efficaci è senz'altro il terrorismo. Molto spesso chi la difende cerca di fare leva sulla paura della gente per le malattie (giusta, ma comunque profondamente egoistica) . Alcune loro frasi sembrano quasi una minaccia velata: "senza SA, tuo figlio non potrà curarsi da qualche brutta malattia in futuro." oppure "i farmaci non crescono sugli alberi" o "ti auguro di non aver mai bisogno di medicine".
Con questo atteggiamento sembrano quasi degli zingari che ti minacciano di farti il malocchio se non gli dai i soldi.
Detto ciò c'è anche da dire però che non hanno tutti i torti a riguardo. La SA e la vivisezione hanno contribuito molto in passato alle moderne conoscenze scientifiche e anche alcune fra le malattie più terribili sono state debellate grazie ai test condotti su animali. Ma questo non significa che tutto ciò sia etico ne tanto meno che sia corretto.
Soltanto perché la SA ha dato numerosi progressi scientifici non significa che sia giusto continuare: ricordo che anche le sperimentazioni fatte sugli ebrei nei campi di concentramento hanno portato a numerose scoperte scientifiche... allora cosa facciamo? torniamo indietro ai campi di concentramento solo perché torturare "qualche" ebreo è stato utile?
Il fatto comunque non è questo. Io non dico che questi signori si divertano a torturare gli animali per nulla, così tanto per fare. Il problema è un altro, ben più profondo, e questi signori non vogliono capirlo.
Onestamente a me non importa molto sapere cosa è stata in grado di debellare o curare la SA, non è la vera cosa che importa. Non me ne frega niente di sapere tutti i dati sulle vite umane salvate in passato con questa tecnica, le malattie sconfitte, le cure elaborate, i progressi scientifici. Non mi interessa nemmeno sapere se tutti questi dati siano veri e inconfutabili o se siano solo una montatura per "pararsi il culo" da parte di questi signori. Non mi interessa nemmeno sapere se la SA è realmente utile o è totalmente inutile e inefficace.
La vera questione non è questa. La vera questione è come, nel 2013, si possa accettare ancora che milioni di esseri senzienti vengano privati della loro vita e della loro dignità e per cosa?
Per l'egoismo umano? Ma stiamo scherzando?
Per il progresso? Che razza di progresso è mai questo? Un regresso, se mai!
Per un idea contorta di superiorità? Che superiorità potrà mai esserci nel fare tutto questo? Una superiorità che esiste solo nella mente di chi difende tutto questo, una vera e propria illusione, ecco che cos'è.
E non è certo questione di essere "animalista", detto onestamente a me gli animalisti non piacciono neanche. Qui si tratta di un qualcosa di più profondo ben lontano sia dalla mente degli animalisti che dei ricercatori che contribuiscono a tutto questo.
Datemi pure dell'emotivo se vi fa piacere, datemi pure del sentimentalista, datemi pure dell'idealista, del demagogo e accusatemi pure di caricarmi di un aura di misticismo se vi sentite soddisfatti... ma la realtà non cambia.
E' da ancor prima di aprire questo blog che lotto contro l'antropocentrismo e ancor più contro lo specismo.
Una scienza al servizio dell'uomo è la cosa più abominevole che possa esistere e ancora più abominevole è una scienza al servizio del denaro. Una vita è una vita e va rispettata nella sua dignità, sempre.
che tristezza
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te.
RispondiEliminaGli animali sono nostri fratelli.
Non possiamo trattarli in questo modo, è altamente immorale.
Ciao.
Gianni Tiziano
.... è altamente immorale secondo la MIA "morale".
RispondiEliminaCi sono TANTE "morali".
Gianni Tiziano
Anche se fosse ciò non significa che tutte le morali siano giuste. Una moralità basata sull'antropocentrismo non può certo dirsi tale.
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