lunedì 10 novembre 2014

Sincrazia, dove il potere è condiviso e il governo è "assieme".


Nel post precedente abbiamo esaminato i principali difetti e fallimenti della democrazia.
In questo post vorrei proporre una forma di governo alternativa, che vada oltre sia la democrazia, sia la dittatura ed anche oltre una qualsiasi monarchia.
Mi rendo bene conto e sono cosciente del fatto che proporre una cosa del genere su un blog anonimo qualunque non porterà ad alcun risultato. Quanto risulta scritto qui di seguito potrebbe sembrare utopico ad alcuni, e forse lo è. Tuttavia questo post serve più a me stesso, per riordinare le mie idee in merito e per mettere assieme le cose che ho appreso studiando gli eventi passati, alla luce anche della nostra storia moderna.
Poi certo, se qualcuno che ha il potere di cambiare le cose un giorno passerà da qui e vorrà prendere spunto, ben venga. Anzi, forse è auspicabile dato la grave situazione in cui versa il mondo sul piano politico, oltre che negli altri settori, certo.




Vorrei iniziare spiegando cosa io intendo per "Sincrazia". E' un termine che ho cercato di inventare per dare una definizione precisa di ciò che ho in mente. Deriva dal greco syn "assieme" e cràtos, ovvero "potere", etimologicamente significherebbe "governo assieme". Si tratta di un sistema in cui il potere non è affidato ad un unica entità (come avviene con dittatura e in teoria nella democrazia) ma è "suddiviso", "decentrato" fra più entità in misura diversa a seconda del ruolo che ricoprono. Questo al fine di impedire che un entità abbia il sopravvento sull'altra.
E fin qui nulla di nuovo, questo ad esempio è anche il pensiero alla base della democrazia e della suddivisione dei poteri pensata da Montesquieu.
La vera differenza fra Democrazia e Sincrazia sta nel significato del termine stesso.
Altre parole che possiamo considerare sinonimi o derivati da Sincrazia, e che quindi possono aiutarci a comprendere meglio cosa essa comporti, sono ad esempio Sincretismo, neologismo sincratico e Sinergia.
Quindi possiamo concludere che la differenza fra i due è che la Democrazia cerca (anche se non sempre come suggerisce il termine) di dare più potere possibile al popolo, a discapito delle altre entità che sono costrette ad adeguarsi "democraticamente", mentre nella Sincrazia non c'è un vero e proprio "potere dominante" sugli altri. Il potere è distribuito equamente fra popolo e leader anche se diversificato. Questo impedisce al capo di stato di prendere il sopravvento sul popolo (regime dittatoriale) e allo stesso tempo impedisce ad una fetta del popolo di prendere il sopravvento sulle decisioni del capo di stato (democrazia, appunto).
Per farla breve, la Sincrazia unisce in se stessa elementi presi sia dalla monarchia (costituzionale), sia dalla democrazia e sia dalla dittatura.

* Essa di basa sulla figura di un leader (il titolo non importa...patriarca, matriarca, capo di stato, capo di governo, sindaco, capo-villaggio, individuo alfa ecc... la sostanza non cambia) il cui scopo principale è quello di vigilare e di prendersi cura della propria comunità sia rendendo partecipe il popolo alle proprie decisioni, sia andando contro la volontà del popolo qualora il volere dello stesso vada contro gli interessi collettivi o contro gli interessi etici/morali (fra cui il primo è la salvaguardia dell'ambiente, modestamente).
Dev'essere una persona dotata di grande forza di volontà, carisma, senso pratico ma allo stesso tempo una persona con dei forti ideali e con un forte senso etico, soprattutto riguardo le tematiche ambientali (visto la situazione globale attuale).
Inutile dire che il ruolo di leader può essere svolto sia da un uomo che da una donna.
Esso non deve godere di alcun privilegio o comodità particolare e il suo stipendio deve essere uguale a quello di un cittadino medio.

* Il leader gode tuttavia di pieni poteri decisionali ed esecutivi: le decisioni su questioni importanti vengono prese esclusivamente da lui. Dato che le decisioni importanti non sempre possono essere prese da un individuo solo, il leader dovrebbe essere seguito da un consiglio contenente sia rappresentanti eletti dal popolo, sia consiglieri eletti dal leader stesso (comunque non un numero di individui superiore al 20) o, in alternativa, il leader può utilizzare il popolo stesso come forma di consiglio e prendere decisioni insieme ad esso riguardo alcune questioni a carattere collettivo.
Si augura inoltre che la Sincrazia sia una forma di governo neutrale, demilitarizzata. Ma... in caso si dovesse verificare il problema la decisione finale sul se andare in guerra spetta sempre al popolo.
Naturalmente il leader non può dotarsi di una polizia personale o di un qualsiasi tipo di esercito o forza armata (questo per evitare che si ripeta ciò che è successo in passato), altrimenti i principi della Sincrazia vengono meno e si inizia a parlare di Dittatura.

* Le riunioni del consiglio, dove previste, dovranno essere filmate e trasmesse in diretta streaming oppure attraverso un canale televisivo apposito. Questo per questioni di trasparenza e per permettere al popolo di visionare e "giudicare" l'operato di consiglieri e leader.
Nel consiglio inoltre dovranno esser presenti persone con competenze diverse, ognuna a rappresentare una categoria lavorativa specifica (es agricoltore, artigiano, operaio, imprenditore) o un settore delle conoscenze e della cultura (scienziato, medico, storico, economista, ecologista, antropologo, psicologo ecc...). Questo per permettere al leader di avere una visione d'insieme e di agire correttamente anche in settori che non conosce.
Nei sistemi più semplici (es. villaggi-paesini) il ruolo del consiglio non è fondamentale, il popolo può presenziare infatti direttamente alle riunioni e interagire con il leader, senza alcun intermediario... come del resto accade già con le varie tribù indigene o nelle comunità rurali sparse per tutto il mondo.

* Il popolo ha il diritto e il dovere di scegliersi un leader e diversi rappresentanti (ove necessario) tutti dovranno esser eletti per acclamazione o comunque non attraverso campagna elettorale. Il popolo dovrà anche vigilare sull'operato degli stessi.
Nel caso in cui il leader eletto o i rappresentanti vadano contro gli interessi collettivi, o contro la Costituzione stessa, il popolo ha il diritto e il dovere di esprimere il proprio dissenso attraverso il "voto di sfiducia", da esprimere anche attraverso mezzi telematici (un po' come togliere il "mi piace" da una pagina facebook). Se la percentuale dei dissensi raggiunge un numero superiore all'80 o 90% il leader è obbligato ad "abdicare" e a fare posto a un nuovo successore, eletto per acclamazione. Il sistema dei dissensi, consultabile in tempo reale, può aiutare il leader a comprendere e a rendersi conto subito dell'impatto delle proprie decisioni sul resto del popolo.

* Il popolo, dove possibile, ha il diritto e il dovere di autogestirsi per faccende di poco conto. Questo per facilitare il ruolo del leader, evitando di appesantire il suo lavoro inutilmente. Il popolo deve avere il pieno diritto di creare e gestire per conto suo piccole comuntà, cooperative, gruppi di acquisto solidale, associazioni di volontariato, milizie e gruppi di vigilanza e quant'altro porti beneficio alla collettività senza alcun impedimento burocratico. A patto che le attività svolte in queste non siano di stampo mafioso, criminale/illegale o violino i principi della costituzione.

* Fra leader e popolo deve esserci il maggior rispetto possibile, nessuna delle due parti deve assolutamente tentare di influenzare l'altra attraverso sistemi poco raccomandabili come la propaganda, le intimidazioni, i ricatti e le manifestazioni violente.
Il popolo deve avere il diritto di manifestare il suo dissenso liberamente tramite l'apposito voto o al massimo attraverso manifestazioni pacifiche.
Il leader da parte sua deve avere il diritto di prendere decisioni liberamente, secondo quello che egli ritiene più giusto per il popolo essendo cosciente anche del fatto che un dissenso superiore al 80-90% può porre fine al suo mandato.
L'unico strumento permesso per influenzare o cambiare l'opinione dell'altra parte è quello del dialogo, dell'informazione e del sapere che nella Sincrazia diventano valori fondamentali e che devono esser distribuiti il più gratuitamente possibile. Sapere e informazione che devono sempre stare dalla parte della verità e della giustizia e che non devono essere asserviti agli interessi di parte.

* Nel caso in cui il leader rinunci spontaneamente al potere per svariati motivi, egli dovrà scegliere il suo successore (che potrebbe essere o meno un membro della sua stessa famiglia)... questo per permettere la continuità del suo mandato. Il nuovo successore dovrà sottostare naturalmente al sistema dei dissensi come il precedente.

* E se il leader si rifiutasse di abdicare? E se egli andasse contro la costituzione? Chi vigila sia sul popolo che sul leader?
Qui entra in gioco la terza entità della Sincrazia, ovvero polizia ed esercito (od organo equivalente).
Essa avrà il compito di vigilare sia sul popolo che sul leader, amministrando la giustizia e allo stesso tempo essa dovrà vigilare sul leader affinché egli rispetti e non infranga le regole della Costituzione. Qualora il leader infrangesse una di queste regole, la polizia (o l'organo equivalente) sarebbe costretta a spodestarlo sostituendolo con un'altro leader eletto dal popolo.

* Per assicurare l'efficacia di questo sistema, la polizia non dovrebbe essere finanziata dallo stato e dovrebbe essere un organo il più possibile indipendente dallo stesso. Questo per evitare che la polizia protegga sempre e comunque coloro che li finanziano o per evitare fenomeni di corruzione. Per funzionare correttamente essa dovrebbe essere un organo neutrale, senza tendenze faziose verso una parte od un'altra.

* Come tutti gli altri sistemi di governo, la Sincrazia tende ad essere molto più efficace se applicata a piccoli gruppi, piuttosto che a una grande società collettiva (come ad esempio gli stati).
Piccole comunità, villaggi o al massimo città sono preferibili e più adatti per applicare il modello Sincratico.
Più il sistema è semplice e più è destinato a funzionare. Nei sistemi più semplici il terzo organo, la polizia, non è nemmeno necessario. Questo lo dimostrano le varie comunità indigene sparse per tutto il mondo (dove il tasso di criminalità e corruzione è praticamente nullo).


Chi mi segue saprà già che la natura è la mia unica e sola fonte di inspirazione. Quindi è da essa, e dalle varie comunità indigene sparse per tutto il mondo, che ho ricavato quanto scritto sopra.
Certo, poi una breve analisi alla nostra storia passata si è resa necessaria.
Comunque sia avrò modo di approfondire meglio l'argomento con un ulteriore post, se e quando ne avrò modo.
Potete averne un anticipazione leggendo la nota sulla pagina facebook: L'uomo è davvero un animale politico?

Come detto all'inizio sono ben conscio del fatto che non è possibile applicare la Sincrazia ai governi attuali.
Sono ben conscio anche del fatto che la Sincrazia non rappresenta la soluzione a tutti i problemi, sicuramente presenta anch'essa degli elementi da rivedere e perfezionare. Comunque questo è il meglio che la mia mente e il mio buonsenso sono riusciti a partorire e ritengo che tutto ciò rappresenti una soluzione alternativa a molti problemi della democrazia.


2 commenti:

  1. Grazie per aver postato questo articolo.
    Denota una sincera attenzione per il bene della comunità.
    .----
    Credo che concentrare dei poteri in persone singole sia sbagliato.
    Potere : c'è il potere del vento, del fuoco, dell'acqua.
    Forse non sono potere, ma manifestazioni, caratteristiche.
    .----
    Il popolo, secondo me, non và governato.
    Sarebbe come governare una mucca, delle pecore.
    .----
    Non riesco a giustificare stati, regioni, confini, bandiere.
    Non ci vedo niente di buono.
    .----
    Sono simpatizzante del Movimento 5 Stelle, perchè ai miei occhi rappresenta un miglioramento della politica e un esperimento politico interessantissimo.
    Secondo me è semplicemente meraviglioso.
    E mi meraviglio che tanta gente non ne sia affascinata come me.
    Questo mi fa cadere le braccia, sconsolato.
    Hanno fatto e stanno facendo cose meravigliose, i 5 Stelle.
    .----
    Amo tanto Pepe Mujica, presidente dell'Uruguay, che dei novemila euro mensili del suo stipendio tiene per sé solo ottocento euro e il resto lo dona per il miglioramento agricolo del suo paese (4 milioni di abitanti).
    Dice che se prendesse tutti quei soldi, non riuscirebbe a capire le necessità della gente comune.
    .----
    Mi sembra di intuire che il potere che esercitano sia il Movimento 5 Stelle e Pepe Mujica sia il potere dell'Amore.
    Quel potere che ti porta a cercare di fare solo del bene per la tua comunità.
    .----
    Io sono “primitivista”.

    Ciao e buona giornata.
    Tiziano Gianni

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    Risposte
    1. Ciao Tiziano,
      Io la penso come te ed anche io sono un simpatizzante 5 stelle, sebbene io non sia un accanito sostenitore della "democrazia diretta", non perché l'idea in se non mi piaccia... ma poiché credo che un sistema di democrazia diretta in Italia non sia destinato a funzionare e questo più o meno lo vediamo tutti i giorni. Secondo me è sbagliato pretendere che da un giorno all'altro tutto il popolo impari a gestirsi da solo (principio questo anche alla base dell'anarchia) poiché non tiene conto del fatto che vi sono persone che non sono totalmente in grado di gestirsi e di organizzarsi da sole e che quindi hanno bisogno di essere "governate", questo almeno fino a quando non imparano a gestirsi da soli (se lo imparano).
      Per questo nel mio pensiero "sincratico" il "popolo" dovrebbe essere lasciato libero di gestirsi da solo, almeno quella piccola fetta di popolazione che è in grado di farlo. Per il resto diviene indispensabile una figura "autoritaria" saggia e competente, se non si vuole che il tutto sfoci nel caos più totale. Più in avanti ho in programma di scrivere un post di riflessione sulla figura del leader in natura e sulla vita in un branco. Quindi tornerò ancora sull'argomento.
      Inutile ribadire il mio pensiero riguardo a stati, regioni, bandiere, metropoli, città e quant'altro. Io penso proprio come te che una miglior gestione ed organizzazione si ha imparando a rispettare la natura umana, che è quella di animale da branco. Quindi anche io sono per un ritorno a "villaggi" e piccole comunità, decentrando servizi e responsabilità organizzativa. Tuttavia so bene anche che molte persone non sono del nostro stesso avviso, quindi ho cercato di mettere insieme un po' queste idee pensando anche all'attuale sistema organizzativo (orrendo, ma che si può sempre provare a migliorare, per quanto possibile).

      Ciao e buona giornata anche a te!

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